Nazionale

La Partita della parità e del rispetto torna in campo per il popolo iraniano

Martedì 15 novembre si torna a giocare con Amnesty International, Assist, Aic, squadra del Circolo Sportivo Rai, Sport4Society, Uisp e Usigrai

 

Libertà, diritti, parità di genere: alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si torna in campo con la Partita della parità e del Rispetto, insieme ad Amnesty International Italia, Assist, Aic- Associazione italiana calciatori, squadra del Circolo Sportivo Rai, Sport4Society, Uisp e Usigrai. L’iniziativa gode dell’adesione dell’Ordine dei giornalisti del Lazio e del patrocinio dell’Ordine provinciale di Roma dei medici, chirurghi e degli odontoiatri e dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Roma.

L’appuntamento è a Roma, martedì 15 novembre, ore 10.30 presso gli impianti del Circolo Sportivo Rai.

Scenderanno in campo due squadre composte da giornalisti, scrittori, personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo. Una squadra in maglia gialla, quella del Circolo sportivo Rai e l’altra in maglia verde: il calcio d’inizio verrà dato dalle calciatrici della ss Lazio. Il fischietto sarà affidato a Sanam Shirvani, arbitra di calcio iraniana. Parteciperà anche una delegata di una squadra iraniana in Italia, Shaghayegh Samadzadehghezelghay.

Libertà, dignità e rispetto devono caratterizzare ogni comunità – dice Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp – dove ciò non avviene, dove prevalgono violenze e discriminazioni, lo sport sociale e per tutti ha il dovere di scendere in campo. Siamo al fianco dell’intero popolo iraniano e in particolare delle donne che subiscono la violenza e la repressione di un regime totalitario. Il nostro impegno per la parità di genere si concretizzerà attraverso iniziative che si terranno in tutto il mese di novembre grazie ai Comitati territoriali e regionali Uisp, in tutta Italia. Per la nostra associazione, parlare di diritti, umani e civili, significa tenere quotidianamente al centro delle nostre attenzioni l’idea di cittadinanza, nello sport così come in tutti gli ambiti della vita”.